11-09-2007

Undici settembre duemilasette, una installazione collettiva

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Tras/form/azione

Posted by 11settembre2007 on August 3, 2007

Vediamo tutti i giorni

le ragioni di una guerra

che molti non vogliono

solo a parole.

Chiusura

mancata comprensione

arroccamento su posizioli inflessibili

paura della perdita di privilegi

diventati ormai il minimo sogno che si ha diritto di avere.

E non cambia mai niente

perche’ la potenziale tras/form/azione

non passa dal pretendere

ma dall’accettare ed amare

per poi riuscire a trasformare.

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Perle

Posted by 11settembre2007 on August 3, 2007

Il dramma

il frastuono

che soffre il mondo

viene poi riscattato

da silenziose perle

che sembra non ci siano

ma illuminano di speranza.

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Paura

Posted by 11settembre2007 on July 31, 2007

Tutti abbiamo paura

tutti

ed è sapere questo

che dovrebbe darci la forza

a non averne.

Se so che non sono solo ad aver paura

ne ho meno.

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Lasciare

Posted by 11settembre2007 on July 31, 2007

La repulsione del diverso

è fisiologica

per paura della perdita

di un primato su se stessi

che si pensa di avere

poi in realtà

 è lasciare

l’unica maniera di possedere.

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Comunicato su Exibart

Posted by 11settembre2007 on July 30, 2007

L’idea, assai suggestiva, è stata di Manola Maiani, giovane artista fiorentina, ed è stata subito condivisa dal Lions Club Firenze Poggio Imperiale. L’11 settembre 2007 a Firenze in piazza della Signoria (dalle 14.46 alle 15.03) prenderà vita un’iniziativa originale, aperta a tutti coloro che attraverso un momento di riflessione collettiva, vorranno testimoniare con la loro partecipazione la volontà di riappropriarsi della fiducia, della speranza e della solidarietà: elementi, questi, assolutamente imprescindibili dal rispetto della vita umana.
L’evento durerà pochi minuti, giusto il tempo intercorso fra la prima e la seconda esplosione nelle Twins Towers – un suono indicherà l’inizio e la fine dello stesso – e si articolerà in un contatto diretto dei presenti, che si uniranno l’uno all’altro spalla a spalla (come nella figura in basso): il tutto in una cornice di assoluto e religioso silenzio.

continua a leggere il resto del comunicato sull’installazione dell’11 settembre 2007 su Exibart.

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Per essere vicini

Posted by 11settembre2007 on July 30, 2007

Per essere vicini

bisogna stare lontanissimi

farsi attraversare

nel bene e nel male

lasciare accadere

accettare che puoi solo stare

lasciarti attraversare

da ciò che non conosci

e con questo pretesto prendere senso

il senso di stare

essere

riuscire

a non scappare.

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Da ItaliaWave ai Fiorentini

Posted by 11settembre2007 on July 26, 2007

Malarazza – (antico lamento siciliano)

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti

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Argan

Posted by 11settembre2007 on July 19, 2007

” Null’altro, infatti, è la mediocrità borghese, tanto spesso oggetto di satira, se non la tendenza a ridurre ogni cosa alla scala minima dell’individuo, l’incapacità di sommarsi agli altri, di vivere insieme le grandi esperienze storiche, di reagire solidamente a emozioni che possono prodursi e significare soltanto a livello della collettività; così altro non è la collettività se non l’esaltazione delle esistenze individuali, della capacità personale di emozione e di azione nell’esistenza solidale di tutti.”

Argan, 1960

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11 settembre 2007, Piazza della Signoria, Firenze

Posted by 11settembre2007 on July 17, 2007

Da un’idea di Manola Maiani supportata dal Lions Club Firenze Poggio Imperiale prende vita un’installazione collettiva con lo scopo di riappropriarci della fiducia, della speranza, del rispetto e della solidarietà, elementi imprescindibili della vita umana ai quali, purtroppo, ci stiamo disabituando.

L’evento vuole portare l’attenzione su di un aspetto che a Firenze è poco proposto: la contemporaneità.

La nostra è una città che col passato è abituata a convivere e che è, anzi, motivo di orgoglio per chi sente il respiro delle gesta che in questa città sono state compiute e di cui sono ben visibili i risultati, eroici, ancora oggi.

Firenze è stata la culla del Rinascimento ma non si è fermata lì, ha camminato con noi ed a noi ha passato tutto quello che ha vissuto: il suo smisurato sapere, la sua innata curiosotà, la passione, sì, la forza, forse un po’ burbera, del fiorentino, ma forse del toscano, che sente di appartenere ad un pezzo di terra fortunato di questo pianeta.

Tutto ciò è stato l’abbrivio per iniziative, quale quella che proponiamo, che non avendo paura del presente, sentono il passato come qualcosa che fa parte di sé ma che non sarà mai limite, barriera, ostacolo. Ecco allora, la volontà di rendere Piazza della Signoria, la piazza del Comune, la piazza del popolo lo scenario perfetto per quella che si immagina essere la risposta ad un mondo in balia degli eventi e del quale si ha sempre più paura, e con esso paura di noi stessi che siamo coloro che quel mondo popolano e che, in parte così lo hanno reso.

Rendere contemporenea una piazza quale quella in questione significa usarla ma non cambiarla, cioè unire quello che c’è adesso con quello che c’è sempre stato. Questo è uno dei messaggi che si vuol dare con questa installazione. Sappiamo che le cose non cambiano in mezz’ora ma crediamo che fermaci a riflettere su ciò che è possibile scegliere sia importante. Ed è proprio durante la performance collettiva che si chiede alla popolazione qualche minuto non solo di riflessione ma anche di fiducia, fiducia nel prossimo, nella persona che ci stà davanti e che non conosciamo ma che può avere la forza di sorreggerci. Infatti, l’installazione in sé non dura che pochi minuti, il tempo intercorso fra la prima e la seconda esplosione nelle Twins Towers 6 anni fa – un suono indicherà l’inizio e la fine della stessa – e sarà appunto la ripetizione silenziosa delle figure che si sorreggono(si veda il MANIFESTO) che darà forma alla piazza e che in sé ha il senso della riconciliazione col mondo, o almeno con la persona accando a noi che non necessariamente deve essere un carnefice o un malvivente ma che molto più verosimilmente è una persona che come molti di noi vorrebbe fidarsi degli altri ma non riesce a farlo. Questo vuol proprio essere un momento d’incontro e di pacificazione degli animi che possa rimane a contr’altare le immagini che hanno fatto il giro del mondo creando incredulo terrore e sconfinata incertezza.

Far partire da Firenze un segnale non solo di solidarietà ma anche di fiducia e rispetto reciproci è qualcosa per cui Manola Maiani si batte da anni e che oggi può veder realizzato anche grazie all’apporto del Lions Club Firenze Poggio Imperiale che ha scelto di unirsi a questo grido di speranza, che ha sposato in pieno l’ideale espresso dal progetto con la sua installazione e che sceglie la pace in ogni senso. E’, infatti, parte del loro volontario operato non soltanto portere aiuto dove e come possibile ma anche sostenere coloro i quali siano in difficoltà; dunque il sostenersi reciprocamente fa parte del dna di questa Associazione diffusa in tutto il mondo, che ha come primo scopo quello di creare e stimolare uno spirito di comprensione fra i popoli.

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